A partire dalla nascita della nozione dello stile gotico in architettura (opus francigenum), "Arte delle città, arte delle corti" illumina, attraverso la produzione artistica dei principali centri propulsori, gli scambi intercorsi tra l'arte italiana e quella d'Oltralpe dal tardo XII al XIV secolo.
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Percorsi e rapporti vengono considerati osservando i diversi canali lungo i quali essi hanno viaggiato: l'arte degli ultimi sovrani svevi, il rinnovamento della scultura in Toscana, le scelte della curia pontificia a Roma e i suoi effetti ad Assisi, le arti suntuarie a Siena, la pittura a Firenze e ad Avignone. Tali fenomeni non vengono solo descritti, ma chiariti alla luce dell'attività degli artisti e delle scelte operate dai committenti, offrendo in questo modo uno sguardo sulla situazione dell'arte italiana nel panorama europeo del periodo considerato.