La realtà dell'Hotel House di Porto Recanati, un gigantesco immobile verticale di circa 500 mini-appartamenti, sorto originariamente negli anni Settanta come unità turistico-aziendale per famiglie benestanti ed oggi assurto al ruolo di ghetto urbano, offre interessanti spunti di riflessione circa aspetti rilevanti assunti dai fenomeni migratori nelle Marche e in tutto il paese.
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Cambiamenti nelle abitudini vacanziere dei residenti, insieme all'arrivo delle prime migrazioni africane alla fine degli anni Ottanta, hanno trasformato progressivamente il profilo della struttura da turistico-alberghiera ad abitazione per immigrati di varia provenienza e per pochi autoctoni che soffrono un disagio socio-economico. L'Hotel House si presenta attualmente come un contesto profondamente degradato ed è spesso teatro di episodi di criminalità.