«Ho avuto il piacere di incontrare e di ringraziare, in collegamento, l'Associazione Bimbisvegli e l'Università di Macerata per il bel progetto realizzato quest'estate, organizzando attività a contatto con la natura per le bambine e i bambini. Far uscire la Scuola dalla Scuola, come hanno proposto, è un approccio che condivido pienamente per le sue enormi potenzialità.
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Un approccio che stimola le alunne e gli alunni al rispetto dell'ambiente circostante, permette loro di riappropriarsi degli spazi all'aperto, guarda alla natura come insieme di stimoli ed esperienze sensoriali. La scuola diventa così un luogo più flessibile, aperto e le attività extra-scolastiche rientrano integralmente nel percorso di sviluppo, di apprendimento e di crescita. Maria Montessori definiva il bambino come «il più grande osservatore spontaneo della natura, il quale ha indubbiamente bisogno di avere a sua disposizione un materiale su cui agire». Questo vale a maggior ragione oggi, nel delicato contesto che ci troviamo a vivere a causa della pandemia che ha imposto distanze, creato nuove vulnerabilità e lacune nel quotidiano. Abbiamo il dovere di pensare e valorizzare nuove forme di didattica, come questa.» (Dalla Prefazione di Lucia Azzolina)